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Siamo immersi nel polmone reggiano, accucciati alle pendici del 'Gigante che dorme', il Monte Cusna, nell'orizzonte dell'incanto dantesco, la Pietra di Bismantova.

I prodotti di questa terra emiliana primeggiano tra le eccellenze italiane. Figlie e figli di panorami erbosi, ombrosi boschi di castagno e colline sinuose.

Circondati dalle affascinanti terre matildiche, qui, nel piccolo borgo di Razzolo, nel comune di Villa Minozzo, riposano le nostre botti. Questo borgo di poche decine di case, nasconde piccoli dettagli di una storia ormai lontana. Al centro del paese, un portale cuspidato con arco a tutto sesto reca in chiave il simbolo bernardiniano datato “1795”.

Poco distante si innalza un settecentesco oratorio in onore di S. Antonio da Padova realizzato dai ‘primi’ Razzoli giunti in questo luogo nel 1776.

L’abbraccio dell’Appennino fa di questi luoghi piccoli hotspot di tesori naturalistici ed enogastronomici. Le storie di questa terra d’infanzia possono essere nuovamente narrate.